Una sera a cena qualche anno fa, Maria Falcone mi raccontò la storia di suo fratello Giovanni, che dovette pagare il suo “forzato” soggiorno all’Asinara, ricordo che quel racconto non mi fece dormire la notte…

Una donna che non ha mai avuto ruoli politici e che porta avanti nelle scuole d’Italia una lotta silenziosa ma altrettanto efficace contro le mafie.  I libri su Falcone si sprecano, ma in questo c’è qualcosa di più, esce il ritratto di un uomo solo…

 Solo quando insinuarono che si prendeva troppa confidenza con Buscetta. Solo quando i diari di Chinnici, ucciso da poco tempo, furono utilizzati per gettare ombre sul suo operato. Solo quando fu costretto a «mettere i piedi sul sangue del mio amico più caro», Ninni Cassarà. Solo quando si scatenò il dibattito contro i «professionisti dell’antimafia». Solo quando, al pensionamento di Antonino Caponnetto, fu di fatto decretata la fine del pool antimafia in cui avevano lavorato lui e Borsellino. Solo quando era stimato negli Stati Uniti, molto meno in Italia. Solo quando qualcuno disse che l’attentato all’Addaura se l’era organizzato lui stesso. Solo quando l’amico Leoluca Orlando gli volse le spalle. Solo quando non faceva mai trapelare la paura, nemmeno ai familiari. E poi fu sempre solo perché rinunciò a una vita normale, tanto da doversi spesso tenere a distanza dall’adorata moglie Francesca, da cui pensò addiE che infatti morì con lui, in una delle rare occasioni in cui si erano concessi di stare soli in macchina. Dopo tutto questo, Giovanni Falcone è oggi indubitabilmente un grande eroe italiano, riconosciuto come tale nel mondo. Il suo metodo rivoluzionario ha cambiato la nostra storia, il suo esempio le nostre coscienze.

Al di là dei “cappelli politici” che molti partiti hanno cercato di metterci, la figura di Falcone rimane universale…

QUI IL VIDEO DELL’INTERVISTA DA FAZIO

p.s. Da notare il riferimento alla vita politica attuale del paese fatta da un giovane alla Sig.ra Falcone…