I volti dei giovani immigrati africani protagonisti di quella che ormai viene ricordata come la “rivolta di Rosarno” sono arrivati fino al 67mo Festival del Cinema di Venezia e Andrea Segre che ha realizzato su di loro il documentario “Il sangue Verde” ha ricevuto il premio “Cinema Doc” alle Giornate degli Autori.
Rosarno e la rivolta dei neri sfruttati. Pochi euro per raccogliere arance, dormire per terra e se si azzardavano a dire qualcosa scattava la violenza. Con la consulenza della ‘ndrangheta. La storia di Abraham, John, Amadou, Zongo, Jamadu, Abraham e Kalifa, sette migranti africani. Girato tra Rosarno, Caserta e Roma, il film propone un resoconto di quei giorni e di quelli che seguirono raccogliendo le voci di chi, pur protagonista, viene spesso lasciato nel silenzio, restituendo loro così la dignità del racconto in prima persona.
Tutti parlano, senza rancore, di cosa è successo dal loro punto di vista e descrivono com’era, e com’è ora, la loro vita in Italia. Andrea Segre ci racconta come sono cambiati i loro destini. Dopo centinaia di ore di talk-show di uomini bianchi, finalmente la parola agli uomini neri.
L’AUTORE Oltre ad essere regista di documentari – tra i più noti Marghera canale Nord e il pluripremiato Come un uomo sulla terra, trasmesso nella scorsa stagione di Doc3 – Andrea Segre è dottore in scienze delle comunicazioni e autore di una tesi di dottorato sul racconto video della sofferenza a distanza