Repubblica.it sta raccogliendo sul suo sito le storie di migliaia di giovani che hanno perso il lavoro o stanno ancora cercando una prima occupazione. Nel secondo trimestre di quest’anno sono 404 mila i “figli” che hanno perduto il lavoro. A pagare la crisi sono soprattutto loro. Tra i giovanissimi il tasso di disoccupazione è arrivato al 24 per cento, più del triplo della media nazionale. Le cose vanno male nel Mezzogiorno, ma la flessione più acuta si sta registrando nelle regioni del Centro. E anche al Nord, gli “under 35” non se la passano per niente bene. Sempre più laureati e diplomati sono stretti nella morsa della precarietà e vedono andare in fumo attese e prospettive di vita.
Dopo aver letto qualche testimonianza ho deciso di riportarla anche qui sul mio blog, con la speranza che sia d’aiuto ai tanti che come me sono ancora alla ricerca di un lavoro…
Storia n.1
Ciao. La mia storia e’ semplice: finche’ sono rimasto in Italia , prima in toscana poi a Milano ho corso anni dietro ai miraggi. Poi quando ho capito che a questa Italia bisognava solo dare l ‘estrema unzione mi sono trasferito a Londra dove ho aperto con l,aiuto dei miei genitori una attivita’ commerciale che va benissimo. Oggi guadagno piu di quanto in Italia non riuscivo neanche a sognare.La burocrazia e’ molto piu business friendly e le tasse piu basse. Certo non e’ stato facile, niente nella vita e’ facile.Probabilmente le giovani generazioni dovrebbero essere piu’ forti, piu’ determinate, meno fragili, e sicuramente molto piu’ aperte al mondo e al futuro.Da l’ Italia di oggi dovete solo andar via. Ai ragazzi di oggi dico: dovete parlare veramente bene l’Inglese,imparare a confrontarvi con il mondo, farvi forza e seguire il vostro istinto. Se non lo fate adesso non lo farete mai piu’. Non sognate ad occhi aperti perche’ non e’ che all’ estero vi mettono il tappeto rosso, la competizione e’ durissima ma questo non vi deve spaventare ma rendervi piu grintosi. Sono sicuro che molti ce la possono fare In bocca al lupo!
Storia n.2
Mi sono trasferito a Milano per lavorare in una multinazionale con contratto di 2 anni e mezzo, con mille promesse e nessun risultato… o meglio il risultato è stato che a buona parte degli altri assunti con me il contratto non è stato rinnovato. Mansioni: nessuna, al massimo la mia manager mi chiedeva di spedire qualche fax, il che non credo richieda 5 anni di ingegneria. Prospettive di carriera: nessuna, basti il fatto che alla fine del primo (per me unico) anno hanno fatto la review identica a tutti, meno male si sono ricordati di cambiare il nome. Sono fuggito a Dublino per uno stipendio più che doppio, lavoro interessante, con ottime prospettive e che mi lascia abbondante tempo da dedicare a me stesso. Voglia di trasferirmi e vedere altri posti tanta, di tornare in Italia nessuna.
Storia n.3
Mi sono laureata nel 2004 in Scienze Politiche (110 e lode) e ho fatto mille master, corsi di specializzazione, borse di studio ed esperienze lavorative all’estero (parlo bene inglese e spagnolo, abbastanza bene il francese). Eppure era chiaro fin da subito che, nella mia città del Sud, era impossibile trovare uno straccio di lavoro. Questo non perchè non ci siano mai state le opportunità. Ma perchè, quando se ne presentava una, pur avendo un cv di tutto rispetto, le competenze, le esperienze, ecc ecc, non ho mai avuto le CONOSCENZE GIUSTE. non ho amici nè parenti politici o influenti, altrimenti a quest’ora eccome se sarei già sistemata… lo so, è brutto pensarla così a 30 anni. appena laureata ero piena di speranze, credevo nel futuro e ho investito molto su di me. con quali risultati? nessuno. non sono rimasta a casuccia, con mamma e papà. mi sono sempre data da fare, son andata a lavorare (sola) anche all’estero. e mi sono traferita, sempre sola e senza una lira, a Roma, in cerca di lavoro. ho avuto contrattini brevi, a progetto, di pochi mesi. guadagnavo meno di quanto pagassi x l’affitto di una stanza… eppure l’ho fatto, x anni. perchè, mi sono detta, tutta questa esperienza mi porterà da qualche parte. e invece… sono passati 5 anni esatti dalla mia laurea e sono disoccupata da ben 1 anno! adesso lascerò Roma e tornerò a Reggio Calabria, xkè non posso più pagare l’affitto a vuoto… tornerò a vivere a 30 anni coi miei, da disoccupata… grazie politica italiana