Oggi è San Bruno, monaco, fondatore dell’ordine dei Certosini, Tedesco ma Calabrese di adozione… Morì il 6 ottobre dell’anno 1101.
Era nato a Colonia, in Germania, intorno al 1030, Bruno era uno stimato professore di filosofia e teologia, ma concluse la sua vita nel sud dell’Italia, in una località nascosta, vicino a Vibo Valentia, che porta ormai il suo nome: Serra San Bruno.
Di questo posto, come egli stesso racconta in una lettera, se ne innamorò. E quello che leggiamo descrivere sembra il paradiso in terra, anzi più che in terra: «nelle lontane regioni della Calabria»!
«Della sua amenità, del suo clima mite e sano, della pianura vasta e piacevole che si estende per lungo tratto tra i monti, con le sue verdeggianti praterie e i suoi floridi pascoli, che cosa potrei dirti in maniera adeguata? Chi potrà mai descrivere l’aspetto delle colline che dolcemente si vanno innalzando da tutte le parti, il recesso delle ombrose valli, con la piacevole ricchezza di fiumi, di ruscelli e di sorgenti? Né mancano orti irrigati, né alberi da frutto svariati e fertili».
In questa descrizione di San Bruno si riconosce lo spirito della Calabria. Il suo territorio così rigoglioso, dove la natura sembra esplodere. In quegli ultimi anni della sua vita nelle Calabrie Bruno poté assaporare «quella pace che il mondo non conosce» . Quella pace che anche il mondo di oggi insegue rincorre, e che possiamo ritrovare in Calabria…