Si è appena conclusa la presentazione di questo interessante libro/studio sulla televisione locale in Toscana. Di seguito una sintesi degli interventi.

Paolo Ciampi (Pres. Associazione Stampa Toscana) : Ringrazio il Pres. Monaci per il suo messaggio perché ha sottolineato il rapporto delle regole e perché ha instradato le decisioni al contesto del rispetto delle regole in modo concreto che nel passato non ci sono state e sono state inferiori a quello che sarebbero dovute essere.

Il concetto di pluralismo a cui ha fatto riferimento il presidente Monaci è un obiettivo sacrosanto che spesso è stato l’alibi senza poi andare a confrontarsi con fatti concreti e precisi. Dal rapporto si nota un gruppo ristretto di persone che gestiscono la televisione Toscana.

Crisi. Andrebbe sostituita con la parola transizione, ma non basta a fotografare l’attuale sistema, è una crisi che viene da lontano. Anche per causa degli imprenditori.

Regole. Che in realtà troppo spesso sono mancate soprattutto nella televisione Toscana, un adesione formale a cui poi non ha fatto seguito un’azione di controllo. Perché un rapporto così non l’hanno fatto altri soggetti, questo oggi ci chiediamo…

Canale10 dove si è dismesso un intero colpo redazionale a una società svanita il giorno stesso.
Teletirreno dove in barba all’articolo 18 ci sono stati licenziamenti individuali in barba a ogni legge.
Due casi particolarmente esemplificativi di queste realtà.

Risorse. Io non credo che non ci siano risorse per la televisione, ma bisogna interrogarsi sia sulle risorse che sui contributi, che non intendo solo a quelli del corecom.

Stiamo attenti a chi si finanzia e chi si sostiene. Finanziamo le regole la trasparenza il rispetto dei diritti. Orientando così il sistema verso imprenditori seri.

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Sandro Bennucci (vicepresidente AST): Bisogna tradurre il rapporto agganciandolo a qualcosa di concreto, abbiamo portato con la giunta e Associazione stampa Toscana e emittenti televisive un protocollo di buone pratiche che dice che tutti che rispettando leggi ecc. Potranno accedere ai contributi della Regione. Vogliamo sollecitare tutti a rispettare le regole. Vogliamo che la politica si renda conto di queste situazioni.

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Marta Gazzarri (IDV)
Non c’è democrazia senza informazione libera…
Abbiamo sostenuto e votato una mozione sulla Carta di Firenze, sostenuta in modo trasversale.

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Vittorio Bugli (PD)
Da questo lavoro viene fuori che la confusione non è diminuita è aumentata e questo credo sia non un problema vostro ma soprattutto dei cittadini.

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Marco Carraresi (UDC)
La convenzione è scaduta da mesi e volevamo fare un atto che premi chi fa un buon lavoro.
Stavamo per approvarla ma abbiamo aspettato questa indagine prima di approvarla. Un lavoro che doveva fare il corecom che purtroppo è troppo oberato.
Proprio perché siamo istituzione la convenzione deve rispettare paletti e regole che in passato non sono state pienamente rispettate.

 

 

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