Guardare la terra da lontano aiuta, aiuta sempre più gli scienziati a capire di che morte morirà questo pianeta, ma aiuta anche perchè non basta guardare da vicino le cose per capirle.
Lo stesso principio credo possa essere generalizzato a tutte le cose, anche gli eventi della nostra povera Italia…
Ed è per questo che dopo essere stato quattro giorni a Londra e aver vissuto da lì questi giorni di caos politico-mediatico italiano, tutto mi appare quantomeno meno opaco.
Quindi di seguito alcuni raffronti e riflessioni…
1) Ho scoperto che anche gli inglesi hanno una specie di Lega, si chiama BNP ed il suo leader Nick Griffin somiglia fisicamente tantissimo a Peter Griffin del famoso cartoon, anzi nelle sue affermazioni è anche più ridicolo. Nel “Question Time” della BBC, di cui era ospite, Griffin ha affermato “Voglio vedere la Gran Bretagna ridiventare bianca al 99%, com’era undici anni prima che io nascessì.” e alla domanda del presentatore Dimbleby che gli ha infine chiesto perché avesse mai incontrato il leader del Ku-Klux-Klan David Duke: Griffin ha risposto che si tratta di una figura non violenta, suscitando l’ilarità del pubblico. Insomma un Borghezzio d’oltremanica.
La cosa su cui riflettere è che però in GB nn si sentono sui giornli e sui tg notizie di atti di razzismo come in Italia… Perchè???
2) In giro per le strade e i negozi inglesi si vedono tantissime ragazze e giovani donne vestite in modo “casual” come le loro coetanee di tutto il mondo che portano però il velo islamico. Sono commesse o direttrici di grandi catene…
Nessuno se ne meraaviglia, tutto naturale…
3) Mentre il “giovane” Bersani veniva eletto leader del PD dalle ennesime primarie, in GB il giovane “rivoluzionario” Tories David Cameron sapeva ben aggiornare i valori del partito, meglio dei laburisti. Conciliando la qualità della vita con la tradizione cooperativa, il climate change e i tagli di spesa necessari, portava insomma sulla scena il conservatorismo progressista. Noi ci troviamo un segretario che punta a riproporre la vecchia formula dell’Unione…
4)Prima di partire ho visto a Siena dei giapponesi/cinesi che fotografavano divertiti una finestra dove c’era appesa la bandiera rossa di Rifondazione Comunista, a Londra per fortuna non se ne vede l’ombra… e i cinesi fotagrafano altro.
Insomma, mi è bastato un weekend per rendermi conto di quanto sia lunga la strada da fare per il nostro paese. Non dal punto di vista economico, come molti credono (tra l’altro segnalo che il Telegraph il 22 Ottobre titolava così: «La Gran Bretagna è ancora in recessione e l’economia è superata da quella italiana per la prima volta in 15 anni»), ma dal punto di vista culturale. Ci culliamo ancora nei fasti ricordi del tempo che fù, ma non capiamo che difronte al mondo che corre, siamo sempre la solita “ITALIETTA!”.